Trattamento delle apnee notturne
In Italia sono dodici milioni i pazienti che soffrono di Osas, acronimo di Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, una malattia che ha un impatto negativo sulla qualità e la durata della vita. Il dentista ha un ruolo chiave per intercettare la malattia rispetto ad altri operatori sanitari, dato che alcuni sintomi possono essere facilmente individuati tramite una semplice visita di controllo.
Nei casi lievi la terapia di prima scelta è l'applicazione di un dispositivo per l'avanzamento mandibolare.
Cosa sono le apnee notturne?
Le apnee notturne sono un disturbo respiratorio che si verifica nel sonno con ricorrenti episodi di ostruzione totale o parziale delle alte vie respiratorie.
I segnali da non sottovalutare sono russamento notturno, nicturia, vale a dire la necessità di urinare durante la notte, sonno irrequieto, microrisvegli, cefalea mattutina, reflusso gastro-esofageo e secchezza delle fauci al risveglio. Durante il giorno ci si sente inevitabilmente sonnolenti e incapaci di concentrarsi e si ha difficoltà a svolgere il proprio lavoro.
I soggetti più colpiti sono uomini tra i 40 e i 70 anni. Il sovrappeso è uno dei principali fattori di rischio. Questa sindrome può riguardare anche i bambini, nei quali si traduce spesso in iperattività, minore capacità di attenzione, difficoltà nell'apprendimento e ritardo di crescita. Nel bambino le apnee sono riconducibili a sovrappeso e ipertrofia adeno-tonsillari.
L'apnea ostruttiva del sonno è un pericolo per la sicurezza stradale: si calcola che il 7% degli incidenti stradali sia attribuibile a questo disturbo.
Oltre ai rischi legati alla guida, si può andare incontro a diverse patologie legate alla frequente carenza di ossigeno. Si tratta per lo più di complicanze cardiocircolatorie (ictus e infarto del miocardio), ipertensione, diabete e disturbi endocrini.
Diagnosi e trattamento delle apnee notturne
Nella diagnosi delle apnee notturne diventa sempre più importante il ruolo del dentista, definito, non a caso, "sentinella diagnostica", in quanto può individuare i campanelli d'allarme di una sospetta Osas nel corso di una semplice visita di controllo. Dopo aver individuato un paziente a rischio, completerà l'iter diagnostico indirizzandolo presso un centro di Pneumologia per la conferma della diagnosi.
Per contrastare le apnee notturne esistono diverse opzioni terapeutiche. I casi lievi possono essere trattati con successo dall'odontoiatra con l'applicazione di un dispositivo ortodontico per l'avanzamento mandibolare da portare durante il sonno.
Questo apparecchio intraorale, detto MAD (Mandibular Advancement Device), fa avanzare leggermente la mandibola e la lingua, opponendosi al collasso respiratorio durante il sonno e permettendo un agevole passaggio dell'aria. Tra i suoi benefici possiamo sottolineare il comfort, la facilità di gestione, la costruzione personalizzata, che permette al paziente di effettuare ogni tipo di movimento, e la possibilità di prevenire il trattamento chirurgico.
Il MAD rappresenta una soluzione molto efficace nel trattamento della sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Funziona ed è ben tollerato, ma non è adatto a tutti i pazienti, soprattutto agli over 65, la fascia più colpita dall'Osas, in quanto i bite vanno ancorati ai denti, che spesso con l'età vengono sostituiti dalla dentiera. Il dentista può anche suggerire di utilizzare questi dispositivi ortodontici in associazione con altre terapie.
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