Fluoroprofilassi per la salute dentale
Tutti ormai sono a conoscenza dell'importanza della fluoroprofilassi per la prevenzione delle carie, un trattamento la cui validità è riconosciuta anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La carie è un disturbo che affligge una cospicua parte della popolazione mondiale e che deriva da numerosi fattori predisponenti e da cause scatenanti che contribuiscono a deteriorare dapprima lo smalto e poi la dentina.
Per contrastare questi processi nocivi alla salute dei denti risulta di fondamentale importanza rimineralizzare il tessuto dentale, assumendo appunto un'adeguata quantità di fluoro.
In che cosa consiste la fluoroprofilassi
Pur essendo presente in natura e soprattutto nelle acque, questo elemento spesso non viene introdotto in concentrazioni sufficienti e soprattutto non può essere sintetizzato dall'organismo, per cui è opportuno integrarlo mediante l'uso di prodotti specifici.
Quali sono i valori fisiologici di fluoro per l'organismo
Indispensabile per la mineralizzazione della struttura dei denti, il fluoro è un elemento presente in quantità limitante nell'organismo ed ha una concentrazione ottimale compresa tra 1,5 e 4 mg/die.
La sua principale fonte è rappresentata dall'acqua potabile, che ne contiene quantità variabili a seconda dal suolo d'estrazione.
Esso si trova comunque anche nei prodotti ittici (soprattutto frutti di mare), nelle patate, nei cereali e in alcuni ortaggi a foglia verde (come gli spinaci). La somministrazione di fluoro in età pediatrica si è da tempo rivelata estremamente vantaggiosa per prevenire l'insorgenza della carie fin dalla prima infanzia, a scopo profilattico.
Molto importante è evitare il sovradosaggio con conseguenti problemi di fluorosi, macchie sui denti ed è corretto assumere la corretta dose di fluoro
Da 6 mesi a 3 anni i bambini dovrebbero assumere 0,25 mg dell'elemento a giorni alterni; fino a 6 anni la dose raccomandata è di 0,50 mg sempre a giorni alternati; fino a 9 anni il dosaggio aumenta a 1 mg un giorno si e uno no.
Quando questo oligoelemento diminuisce sotto al valore soglia di 0,5-0,7 mg/die si considera che la sua carenza possa interferire con il metabolismo fisiologico del tessuto osseo dentale.
Il suo fabbisogno quotidiano minimo è di circa 1 milligrammo, garantito solitamente da un'alimentazione variata e completa.
Un primo approccio per mantenere un'adeguata percentuale della molecola è quello di impiegare regolarmente dentifrici al fluoro, a cui deve seguire una giusta integrazione tramite formulazione in gocce oppure in pastiglie.
Quali sono i vantaggi della fluoroprofilassi
Nella moderna odontoiatria la fluoroprofilassi viene raccomandata a tutte le età, a partire dalla prima infanzia quando il fabbisogno di questo ologoelemento è piuttosto elevato.
L'ntegrazione di fluoro può avvenire sia per via topica (impiego di specifici dentifrici) sia per via sistemica (integrazione alimentare). La modalità topica può venire effettuata anche a livello professionale mediante l'utilizzo di applicatori contenenti appositi gel a base di fluoro.
Il principale vantaggio offerto da questa terapia è rappresentato dalla formazione di fluoroapatite più resistente del normale smalto, che contribuisce in questo modo a rinforzare il tessuto dentario.
La fluorizzazione dei denti, considerata la difesa più efficace contro la carie, sfrutta quindi la capacità dell'elemento a trasformare l'idrossiapatite (una sostanza naturalmente presente nei denti) in fluoroapatite, maggiormente resistente nei confronti della placca batterica e della sua attività demineralizzante.
Presso il mio studio dentistico effettuiamo trattamenti professionali di fluoroprofilassi, solitamente al termine della seduta d'igiene dentale professionale, per rinforzare la struttura dei prismi dello smalto, riducendo notevolmente l'incidenza delle carie.
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